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Valutazione Rischio Amianto
CLASSIFICAZIONE DEI MATERIALI CONTENENTI AMIANTO
Come riportato nel DM 06/09/1994, ai fini pratici, i MCA presenti negli edifici possono essere divisi in tre categorie: 1) materiali che rivestono superfici applicati a spruzzo o a cazzuola, 2) rivestimenti isolanti di tubi e caldaie, 3) una miscellanea di altri materiali comprendente, in particolare, pannelli ad alta densità (cemento-amianto), pannelli a bassa densità (cartoni) e prodotti tessili.
La potenziale pericolosità dei MCA dipende dalla potenziale dispersione di fibre di amianto nell'ambiente circostante che possono venire inalate dagli occupanti. Il criterio più importante da valutare in tal senso è rappresentato dalla friabilità dei materiali. Si definiscono:
• friabili i materiali che possono essere sbriciolati o ridotti in polvere mediante la semplice pressione delle dita. I materiali friabili possono liberare fibre spontaneamente per la scarsa coesione interna (soprattutto se sottoposti a fattori di deterioramento quali vibrazioni, correnti d'aria, infiltrazioni di acqua) e possono essere facilmente danneggiati nel corso di interventi di manutenzione o da parte degli occupanti dell'edificio, se sono collocati in aree accessibili;
• compatti i materiali duri che possono essere sbriciolati o ridotti in polvere solo con l'impiego di attrezzi meccanici (dischi abrasivi, frese, trapani, ecc.). Le fibre di amianto sono inglobate in una matrice cementizia o resinoide tale da permetterne una consistente coesione.

In base agli elementi raccolti in fase di ispezione, per la valutazione finale dei materiali si considerano tre tipi di situazione, così descritti anche nel DM 06/09/1994:
• MATERIALI DANNEGGIATI – situazioni in cui esiste un pericolo di rilascio di fibre di amianto con possibile esposizione degli occupanti come materiali a vista non confinati già danneggiati o deteriorati o materiali friabili in prossimità di correnti di aria.
• MATERIALI INTEGRI MA SUSCETTIBILI DI DANNEGGIAMENTO – situazioni in cui esiste un pericolo di rilascio di fibre anche se il materiale è in buone condizioni, come ad esempio materiali esposti a fattori di deterioramento quali correnti di aria, intemperie (coperture esterne), vibrazioni.
• MATERIALI INTEGRI NON SUSCETTIBILI DI DANNEGGIAMENTO – situazioni in cui non esiste un pericolo di rilascio di fibre di amianto come, ad esempio, per materiali non accessibili al personale o confinati o accessibili ma difficilmente danneggiabili.
Si riporta lo schema generale di azione presente nel DM 06/09/94.
Tabella 1 – Valutazione MCA negli edifici (DM 06/09/94 punto 2)
OBIETTIVI DELL’INDAGINE E CRITERI ADOTTATI PER LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO
Per richiedere informazioni sugli interventi di valutazione del rischio puoi utilizzare i recapiti email e telefonici oppure il modulo di contatto a lato.
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